Vincenzo Dobboloni

La sua, è una lezione di storia del territorio il cui filo rosso è il segno lasciato dai ceramisti nelle diverse epoche. Una lezione che emoziona per la passione con cui l’artigiano racconta, in particolare, l’arte dei popoli che nel passato hanno abitato queste terre. Ma anche perché, dopo questa introduzione, mostra le antiche tecniche di decorazione della ceramica, a mano libera, con i pennelli che lui stesso si costruisce (famoso quello con i baffi di lepre).

Il visitatore può vederlo mentre, con maestria, dipinge un piatto in stile falisco o una mattonella medievale. Nel primo caso, dopo la scelta del modello da riprodurre, Vincenzo Dobboloni procede con engobbio rosso su un piatto in terracotta cruda (diametro di 10/15 centimetri); dopo la cottura, il decoro assume il colore nero.

La realizzazione della mattonella, invece, prevede l’esecuzione del disegno di un soggetto tipico del Medioevo viterbese con la tecnica dello spolvero, per passare poi alla contornatura a pennello in manganese e alla riempitura delle campiture a ramina.

In entrambi i casi, dopo la cottura il pezzo potrà essere ritirato presso la bottega o spedito dall’artigiano.

 

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