Fu edificata, secondo la tradizione, intorno a una tegola raffigurante la Vergine con bambino, affissa ad una quercia al fine di fornire protezione al territorio. Nella seconda metà del Quattrocento, in seguito a un’epidemia di peste, la popolazione eresse a devozione una capanna di legno, successivamente sostituita da un complesso conventuale domenicano.
La Chiesa, in stile rinascimentale, presenta sui tre portali d’ingresso lunette in ceramica attribuite ad Andrea della Robbia, mentre il soffitto a lacunari in oro zecchino è di Antonio da Sangallo il Giovane.