La Chiesa e il convento di Sant’Agostino, fondati alla fine del XIII secolo, anno subito importanti modifiche nel corso dei secoli. Nel 1995, gli scavi condotti nei sotterranei del convento hanno restituito una grande quantità di reperti: circa 300 pezzi smaltati e moltissimi oggetti a biscotto che non presentano segni di uso. Si ipotizza che l’area indagata fosse il butto del convento; la quantità e qualità dei reperti suggerirebbero comunque anche un uso esterno.
All’interno della Chiesa si ammira una Cappella dedicata a Santa Monica, madre di sant’Agostino. La devozione alla Santa, oltre alla presenza di una Confraternita femminile che officiava nella Cappella, è testimoniata da alcuni reperti ceramici, tra cui un piatto di fine ‘500 trovato in Via Rugarella, che presenta le iniziali S.M., e un frammento rinvenuto nella fornace cinquecentesca nei pressi del Palazzo Vescovile.