Il Cinquecento è il secolo in cui la produzione ceramica ad Acquapendente entra a regime. Ne conosciamo molti aspetti grazie a innumerevoli documenti notarili.
Le botteghe avevano un maestro titolare con cui collaboravano vari apprendisti. I vascellari facevano parte di una corporazione che tutelava i lavoratori e poteva stipulare degli accordi in forma collettiva, fornendo le materie prime e contrattando per l’acquisto dei colori.
Nei pressi del Palazzo Vescovile, di fronte alla caffetteria La Campanella, nel ‘500 sorgeva una fornace per la ceramica, indagata dal Gruppo Archeologico locale. La visita alla caffetteria consente di ammirare alcuni dei reperti trovati in un butto, nonché opere in ceramica di artigianato locale.